Psicologo Psicoterapeuta per terza età ed anziani

Lo psicologo specializzato può adoperarsi nelle tematiche in cui la persona accusa un malessere più o meno individuato, caratterizzato per esempio da disinteresse nei confronti delle attività abituali, spiccata passività o al contrario una certa aggressività, sintomi psicosomatici quali insonnia ansia stati di agitazione, o altro.

Quali possono essere le cause del disagio nella persona anziana?

Può essere l'anziano stesso o la sua famiglia a chiedere la consulenza di uno psicologo psicoterapeuta.

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L'aspettativa di vita è in aumento, il dato più recente ci dice che gli uomini e le donne italiane vivono in media fino a 82 anni, risultato non indifferente e che ci vede tra i Paesi più longevi d'Europa e del mondo.

Con il costante aumento del numero di anziani la comunità scientifica ha preso l'impegno di studiare i problemi che affliggono gli anziani per riuscire a soddisfare le loro esigenze e permettergli di condurre una vita appagante nonostante le enormi difficoltà che essi si ritrovano ad affrontare.

Invecchiare significa trovarsi a dover fare i conti con la degenerazione dei sensi e delle capacità motorie, l'abbassamento delle difese immunitarie, il manifestarsi di malattie cardiovascolari e di malattie neuro-degenerative come l'Alzheimer e così via. Tutti questi problemi tendono a spingere l'anziano a isolarsi e a iniziare a soffrire di disagi psicologici, in questi casi è importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta capace di alleggerire il peso dei numerosi disturbi dei quali l'anziano si fa costantemente carico.

Tra i compiti dello psicoterapeuta troviamo quello di misurare le variazioni del funzionamento cognitivo del paziente, egli lo sottoporrà a vari test per valutarne le capacità mnemoniche e eseguirà dei training per aiutarlo a preservare le capacità che non ha ancora perso.

Lo psicoterapeuta dovrà anche prestare attenzione a scegliere la tecnica di psicoterapia più adatta alle necessità del paziente, ad esempio se cercherà di dialogare con insistenza con un anziano che soffre di gravi problemi di udito questo potrebbe demoralizzarsi velocemente in quanto troverà difficile sostenere la conversazione. Per questa ragione lo psicoterapeuta usa spesso materiali audiovisivi da mostrare ai suoi pazienti per sopperire ai disagi che la perdita delle diottrie e dell'udito causano all'anziano.

Compito del medico è convincere il paziente anziano a utilizzare occhiali o apparecchi acustici, affrontare nel migliore dei modi i problemi di scarsa autonomia che malattie come il Parkinson causano alla persona e invogliarlo a sperimentare e uscire dalla solita routine che, frequentemente è causa dei disagi psicologici che affliggono maggiormente le persone anziane. Per questa ragione sono molto popolari le sedute di gruppo, dove l'anziano ha la possibilità di interagire con persone della sua stessa età, anche se in alcuni casi questa pratica si è rivelata inefficace.

L'obbiettivo della psicoterapia deve essere realistico, basato sulle esigenze e sulle capacità del paziente, concordare un obbiettivo irraggiungibile si rivelerebbe dannoso nella persona anziana che così non troverebbe sollievo dai suoi problemi ma che si inabisserebbe ancora di più nelle sue angosce.

Per le persone che affrontano la terza età uno psicologo psicoterapeuta può essere di grande aiuto.

Quali sono alcune delle attività che vengono svolte?

Supporto psicologico e psicoterapeutico E' efficace per ridurre gli stati di disagio, ansia generalizzata, depressione ecc. dovuti alla condizione di solitudine, malattia, o altro.

Interventi di stimolazione cognitiva Utili per conservare la funzionalità mentale e per la riabilitazione dei deficit cognitivi. Gli interventi vengono effettuati oltre che individualmente anche in gruppi (di poche persone).

Valutazione psicologica e neuropsicologica utile per valutare lo stato di salute generale del paziente, i livelli di efficienza delle funzioni cognitive, la presenza e la relativa gravità dei deficit e le risorse cognitive residue sulle quali progettare il percorso riabilitativo.

In un momento storico in cui gioventù efficienza e dinamismo sono le parole chiave, sicuramente trovarsi di fronte agli anni che passano e quindi diventare anziani non è facile

Molto spesso diventare anziani porta la persona a provare depressione, talvolta con esiti tragici.

Non è facile per nessuno accettare di essere giunti al capolinea della propria esistenza e quindi non poter aver le prospettive di una persona giovane, per cui per quanto una persona si senta in salute, sapere di non poter lavorare più senz'altro è un fattore che può predisporre alla depressione.

E' sempre stato così, tuttavia in passato esisteva maggiore integrazione e rispetto da parte della famiglia, ma nell'era moderna esiste una maggiore disgregazione delle famiglie che è profondamente dannosa verso i soggetti più deboli,i quali non possono contare sulla cosiddetta rete di "welfare informale".

Quindi il disisnteresse per la vita, essere costantemente affatticati anche quando non esiste una reale causa medica. Il disisnteresse è il primo sintomo per la depressione.

Nei casi più gravi, esistono centri per anziani nei quali si ristanbilisce una rete per ricreare una rete di amici. D'altronde nelle famiglie moderne si tende a non contribuire alla risoluzione del problema

Uno psicologo psicoterapeuta può consigliare al meglio le famiglie al fine di coaudiovare il ristabilirsi di rapporti interpersonali (se non direttamente in famiglia, attraverso dei centri di aggregazione, che non vanno intesi come ospizio).

Come cura la depressione uno psicologo psicoterapeuta?

C'è da dire che sicuramente la depressione è un problema insidioso sia perchè spesso chi ne soffre tende a non esternare i sentimenti, sia perchè porta la persona ad isolarsi dalle relazioni esistenti e soprattutto a non avviarne di nuove.

Premettendo che per certe persone la terapia cognitivo comportamentale funziona meglio che per altre, è importante sapere che lo psicoterapeuta cognitivo comporamentale può curare la depressione senza l'utilizzo di farmaci antidepressivi.

Questo scenario è da considerare quando la depressione è lieve e moderata. Nei casi più gravi è necessario ricorrere a farmaci ed al supporto di uno psichiatra nei casi nei quali la vita delle persone è in pericolo.

Uno psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale può identificare i pensieri negativi e i falsi pensieri che stimolano la depressione e sostituirli con pensieri più salutari, più realistici, e ovviamente più positivi.

Per esempio immaginiamo uno scenario nel quale il paziente si sente inutile, e la vita sembra priva di senso, e le cose andranno sempre peggio.

Innanzitutto lo specialista farà rendere conto al paziente di questi pensieri, capita molte volte infatti che la persona da trattare nemmeno si renda conto che la maggior parte dei suoi rimuginamenti è priva di fondamento.

Come secondo passo il professionista insegnerà al paziente a sostituire i pensieri negativi con immagini positive e pensieri costruttivi.

Nel giro di poche settimane di esercizio il paziente avrà sostituito i pensieri più angoscianti con altri più positivi o comunque neutri, e questo può iniziare seriamente il processo di guarigione dalla depressione.

Psicoterapia nell'anziano: a cosa serve, quali sono le problematiche principali e quali accorgimenti adottare

La psicoterapia negli anziani necessita di una certa attenzione, essi hanno esigenze differenti da coloro che sono ancora in giovane età e quindi il trattamento terapeutico necessiterà di cure e di sensibilità particolari.
Molto spesso non ce ne rendiamo davvero conto. Gli anziani passano inosservati e ci curiamo molto poco di ciò che pensano e di come vivono le loro emozioni, dando poco peso alle loro esigenze.

Il paziente senile diverge dal giovane in quanto il suo corpo e la sua mente subiscono una vera e propria modificazione a livello fisiologico e mentale, di esperienza, con un cambiamento anche nella sfera emotivo-affettiva.

L'invecchiamento è infatti un processo che, con il trascorrere del tempo, diminuisce quelle che sono le probabilità di sopravvivenza di un individuo, fino a portarlo alla morte, tramite appunto il depauperamento tessutale.

Oggi però l'aumento dell'aspettativa di vita è un dato di fatto possibile grazie alle nuove tecnologie e allo sviluppo di sistemi nutrizionali, igienico-sanitari e clinici, che hanno portato un conseguente miglioramento della vita sotto ogni punto di vista. In Italia per esempio, la speranza di vita alla nascita è di 78,6 anni per gli uomini e ben 84,1 per le donne, anche se il divario tra i due sessi si sta riducendo anno dopo anno.

Per questo motivo l'attenzione da dedicare alla cura e al sostegno per le persone in età avanzata è fondamentale, con la necessità di prepararsi ad accogliere in modo dignitoso i nostri anziani di oggi e di domani e nel garantire le migliori condizioni per fare in modo che gli anni della terza età possano essere vissuti in modo attivo, salubre e sereno.

Molto spesso le persone tendono a svalutare l'importanza delle problematiche fisiche che la persona di terza età vive ogni giorno.

Questo comportamento svilente può favorire un profondo calo dell'autostima e dei pensieri positivi nel paziente; porta l'anziano a necessitare di un supporto psicoterapeutico adatto alle sue esigenze, che lo aiuti ad affrontare le questioni più spinose come i problemi fisici e motori, la perdita di memoria (condizione terribile, se si pensa che nei peggiori casi di senilità si arriva a dimenticare persino i propri familiari e le esperienze vissute durante il corso della vita) e di difficoltà cognitive o anche i problemi dell'umore e di ansia o depressione, fino a problemi di tipo sensoriale come la perdita di vista e udito, problematiche che potrebbero interferire con l'affrontare il percorso terapeutico, abbassando la motivazione e l'autostima del paziente.

Lo psicoterapeuta dovrà essere estremamente sensibile a tutti questi argomenti e situazioni, adeguando le sue modalità di comunicazione e ascolto alle capacità del paziente, e dovrà essere particolarmente preparato nello svolgere l'analisi psico-clinica che presenta il soggetto, adattando le sue competenze ad ogni situazione.

Alcuni accorgimenti, come la terapia a domicilio e gli interventi di gruppo, possono favorire la partecipazione del paziente demotivato e depresso al percorso psicologico, migliorandone l'autostima e incrementando i risultati ottenuti.